Cos’è
E’ la più comune lesione del ginocchio. Come già detto in altra sede, i menischi permettono una migliore distribuzione dei carichi sulla cartilagine articolare, distribuendoli e attenuandoli, mentre garantiscono al contempo, la corretta meccanica del movimento.
In seguito ad una lesione meniscale il ginocchio perde la propria integrità meccanica mettendo in crisi i sofisticati meccanismi che la regolano. La presenza di un menisco lesionato all'interno del ginocchio è paragonabile ad un sassolino in un ingranaggio: in entrambe le situazioni l'efficienza diminuisce mentre aumenta l'usura ed il rischio di lesioni più severe.
Durante un banale movimento o in seguito ad un trauma il menisco può rimanere pizzicato tra la tibia ed il femore, lacerandosi come farebbe un pezzo di stoffa incastrato in una porta.
Fortunatamente il nostro corpo è molto più efficiente e resistente di qualsiasi ingranaggio meccanico progettato dall'uomo anche se, purtroppo, la capacità rigenerativa dei menischi è molto bassa. Queste strutture infatti, pur essendo abbastanza vascolarizzate alle estremità, hanno una grossa porzione centrale priva di capillari. Senza sangue le cellule dei menischi lesionate non possono cicatrizzare e guarire. Se si escludono i casi in cui la lesione è limitata ed estesa soltanto ad un'estremità, un menisco rotto non possiede dunque alcuna capacità rigenerativa.
Cause
Lesioni traumatiche
Il
menisco è particolarmente vulnerabile quando su di esso vengono
applicate forze di compressione associate a forze torcenti che
superano la sua capacità di assorbimento. Ne consegue che la maggior
parte degli eventi traumatici avviene quando il ginocchio subisce un trauma in torsione. Se il trauma è applicato quando
l'articolazione è ruotata esternamente (extrarotazione) si corre un
maggior rischio di lesionare il menisco mediale e viceversa.
Altre volte una rottura meniscale si verifica in seguito a movimenti di iperflessione o iperestensione, per esempio dando un calcio a vuoto.
Lesioni degenerative
I menischi con il tempo perdono parte della loro elasticità a causa della degenerazione del tessuto meniscale che con il passare degli anni diventa più fragile e meno elastico essendo maggiormente soggetto ad usura. Per questo motivo negli anziani molte rotture meniscali sono il risultato di traumi insignificanti, come l'atto di accovacciarsi. Un po' come succede per una vecchia stoffa lisa per i frequenti lavaggi, i menischi si possono quindi strappare anche sotto stress modesti.
Sede e frequenza
La lesione può interessare qualsiasi punto del menisco. Le rotture limitate al solo corno anteriore sono tuttavia piuttosto rare. Solitamente le lesioni colpiscono inizialmente il corno posteriore per poi estendersi eventualmente al corpo centrale e al corno anteriore. Spesso a tali lesioni si associano le rotture dei legamenti, in particolar modo quando viene coinvolto il menisco mediale o interno. La lesione di questo menisco è circa cinque volte più frequente di quella del menisco laterale a causa del suo maggiore grado di mobilità.
Sintomi
Nell’ordine di probabilità:
Dolore (aumenta nella posizione che ha generato la lesione es. rotazione-pressione).
Gonfiore dell’articolazione, a causa dell’infiammazione che comporta maggiore produzione di liquido che si raccoglie nella cavità articolare (idrarto).
Blocco articolare causato dai frammenti di menisco che interferiscono con la normale mobilità del ginocchio, con incapacità di estendere o flettere completamente l'articolazione.
Scricchiolio dell'articolazione associato a dolore.
Perdita di forza o ipotrofia del quadricipite.
Diagnosi
La diagnosi è fondamentalmente clinica, ossia lo specialista Ortopedico o Fisiatra, nel suo ambulatorio, ricercherà la presenza di dolore durante movimenti particolari:
Lesione del menisco mediale: dolore soprattutto nella parte interna del ginocchio durante l'iperflessione, l'iperestensione o l'extrarotazione a ginocchio flesso a 90°.
Lesione del menisco laterale: il discorso è contrario: dolore localizzato esternamente in iperestensione, iperflessione o rotazione interna di gamba e piede con ginocchio flesso tra i 70° ed i 90°
La diagnosi può essere confermata da un'indagine strumentale.
Radiografia: non fornisce informazioni dirette sullo stato di salute del menisco, dato che questo non è una struttura calcificata, ma può comunque essere utile per escludere altre patologie (artrosi).
Risonanza magnetica: riesce invece a fornire chiare informazioni sullo stato dei tessuti molli, menischi compresi. Grazie a queste sue caratteristiche la MRI può evidenziare eventuali processi degenerativi prima che il menisco si rompa.
TAC: fornisce informazioni utili ma meno precise e dettagliate rispetto
alla risonanza. Questa tecnica è meno costosa, ha liste di attesa
più brevi, mostra molto bene lo stato di salute delle ossa ma
fornisce poche informazioni sui menischi.
Certo l’artroscopia, consentendo una diretta visualizzazione
dell’interno del ginocchio è il metodo più sicuro per confermare
la diagnosi di lesione meniscale.
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