La diffusione del sovrappeso sta aumentando in maniera preoccupante: in tutto il mondo si contano circa 300 milioni di obesi, tra adulti e bambini. Secondo i dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, in molti paesi europei più della metà della popolazione adulta è al di sopra della soglia di "sovrappeso" e circa il 20-30 % rientra nella categoria degli obesi.
L'allarme è preoccupante... se si pensa che inItalia l'obesità infantile è più diffusa che negli stessi Stati Uniti (dovei bambini tra i 6 e gli 11 anni e gli adolescenti tra i 12 e i 18 anni sono obesi in più del 15% dei casi), allora possiamo credere che questo problema sia in grado di diffondersi esageratamente in futuro, soprattutto se si considera il fatto che oltre la metà dei bambini in sovrappeso a 5 anni lo sarà anche in età adulta e lo stesso esito capita a 2 adolescenti su 3.
Cos’è
L'obesità non è una vera e propria patologia, ma… come tale deve essere affrontata! Per evitare, o per lo meno attenuare, le numerose complicanze che può determinare; il grasso superfluo, infatti, è uno dei maggiori fattori di rischio per lo sviluppo di molte patologie. Tra queste, le malattie cardiache e respiratorie, il diabete mellito non insulino-dipendente (diabete di tipo 2), l'ipertensione, l'osteoartrosi a livello delle articolazioni portanti, le cervicalgie, le lombalgie e le lombosciatalgie, alcune forme di cancro e il rischio di morte precoce; inoltre non va dimenticata l'influenza negativa sulla qualità della vita ed il sopraggiungere di disturbi psicologici legati al senso di disagio. I motivi che inducono le persone obese a perdere peso sono dunque numerosi, ma in base alle realtà scientifiche, il dolore lombare non è in cima alla lista.
L'importanza della perdita di peso nel soggetto obeso è da considerarsi sicuramente indubbia e l'attività fisica è uno dei mezzi migliori per ottenere risultati duraturi nel tempo e favorire un cambiamento fisiologico nel soggetto, con una forte ricaduta positiva sulla salute della persona.
Spesso, medici e terapisti informano i propri pazienti sul fatto che l'obesità provoca mal di schiena e che questo disturbo aumenta in maniera proporzionale al carico ponderale.
Cause
L’origine di molte condizioni dolorose del basso rachide rimane tutt'ora sconosciuta nel dettaglio, ed attualmente identificare con una certa sicurezza gli esatti tessuti coinvolti nella maggior parte dei casi di dolore lombare è di fatto impossibile. La cosa certa è che lo sviluppo del dolore lombare nell'obeso è in gran parte legata a stiramenti muscolo tendinei piuttosto che sofferenze discali;
Il dolore lombare muscolo tendineo (o muscolo-legamentoso) si osserva soprattutto in persone di mezza età, in sovrappeso, che conducono una vita sedentaria e che sono sottoposte continuamente a stress conseguenti ad attività lavorative, al mantenimento costante di posture errate (ma anche all'accentuarsi di conflitti interni): nel 30% dei casi la condizione dolorosa dipende da motivi organici, mentre nel rimanente 70% l'aspetto somatico è secondario rispetto agli effetti che stress emotivi hanno sul sistema nervoso centrale.
Sintomi
Il dolore lombare può comprendere il così detto dolore nocicettivo che proviene dalle articolazioni intervertebrali in degenerazione, il dolore neuropatico dovuto a compressione delle radici spinali da osteofiti o da ernia del disco, il dolore da ipertono riflesso dei muscoli della schiena ed il dolore psicosomatico relativo alle inadeguate capacità di adattamento del soggetto al suo ambito sociale.
In generale i pazienti con un dolore muscolo-legamentoso nel quale esiste un'evidente componente meccanica, riferiscono che la sintomatologia scompare con il riposo a letto e si accentua in posizione eretta o aumentando il carico, mentre altri pazienti con malattia del disco intervertebrale possono riferire un dolore acuto irradiato alle gambe specialmente quando tossiscono e starnutiscono.
Prevenzione e benessere
Le certezze scientifiche esistenti denotano una relazione causale, chiara, tra obesità e mal di schiena o meglio tra dimagrimento e diminuzione o scomparsa di questo. Esistono studi controllati dove si certifica che la diminuzione di peso allevi il mal di schiena e riduca il numero di ricadute; tuttavia, esistono ben poche convinzioni sul fatto che il mantenimento di un peso normale prevenga il mal di schiena.
Terapia:
Quando la prevenzione non basta, o si è di fronte ad un episodio acuto, sono indicati vari trattamenti di terapia fisica. Oggi la TECAR dà risultati molto rapidi, è modulabile, fortemente personalizzabile ed adattabile anche ai miglioramenti che essa stessa produce giorno per giorno. E’ importante che sia praticata secondo i protocolli ufficiali Human-Tecar, usando materiali di consumo, creme, elettrodi, etc. originali. I vari cloni disponibili sul mercato non adoperano le stesse frequenze brevettate e non sono così validati scientificamente.
Accanto alla tecar molte altre terapie, comuni nell’armamentario della fisioterapia sono applicabili su indicazione dello specialista fisiatra: Radar, Infrarossi, Magnetoterapia, Kinesiterapia (o rieducazione motoria) etc. da usare a seconda della sfumatura che il dolore o l’impedimento funzionale assume nella specifica persona sofferente.
La ginnastica in acqua (Idrokinesiterapia) rappresenta una delle indicazioni più centrate in caso di sovrappeso (anche modesto) unito a lombalgia. In acqua, infatti, è possibile svolgere esercizi specifici e mirati per il dolore lombare consumando molte calorie, mentre il sovrappeso, o la vera e propria obesità, è sostenuto dalla spinta di galleggiamento; anche chi non sarebbe in grado di svolgere determinati esercizi, in acqua è libero di seguire il proprio istruttore nel percorso ottimale verso il benessere. I risultati poi, e la soddisfazione di ottenerli, hanno un benefico effetto anche sulla spinta motivazionale e quindi sull’incoraggiamento a continuare fino a raggiungere l’obiettivo.
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