Cosa è?
E' un modernissimo strumento terapeutico che nasce dall'esigenza di poter trattare le diverse patologie dell'apparato locomotore nello sportivo.
A cosa serve?
In traumatologia dello sport, il suo utilizzo, nella fase acuta facilita il processo di guarigione consentendo un recupero molto più rapido, perché riesce a spezzare il circolo vizioso: dolore, spasmo, inattività.
Naturalmente, pur essendo una metodica nata per risolvere i problemi degli atleti professionisti, oggi, grazie alle esperienze fatte, dà i suoi frutti anche su chi, come tutti noi, ha semplicemente voglia di riprendere prima e meglio la sua salute.
Effetto della seduta
L'effetto è delle sedute può essere di varia natura:
• Antiflogistico, cioè antinfiammatorio;
• Antiedemigeno, cioè combatte il gonfiore;
• Antalgico, cioè contro il dolore;
• Miorilassante, cioè combatte le contratture muscolari.
Cosa è?
Si tratta di terapie fisiche tra le più diffuse, anche tra gli sportivi agonisti, che prevedono l'uso di impulsi, di onde di corrente eccitomotoria, in grado quindi di produrre una contrazione muscolare. Il principio è molto semplice e riproduce fedelmente il processo attivato durante una contrazione muscolare volontaria.
A cosa serve?
L'elettrostimolazione può essere applicata a muscoli normalmente innervati, parzialmente innervati o denervati utilizzando programmi specifici.
Effetti della seduta
In Fisiomedica abbiamo scelto elettrostimolatori Compex© poiché abbiamo testato innegabili vantaggi di praticità ed efficacia d'uso delle forme d'onda di queste attrezzature, utilizzate peraltro da alcuni dei più forti atleti al mondo sia in fase di riabilitazione che di allenamento.
Sono controindicate nei portatori di pace makers e nei pazienti cardiopatici gravi, sulle ferite e dermatiti, nei pazienti epilettici.
Cosa è?
Le elettroterapie antalgiche tradizionali sono in genere correnti bifasiche a bassa o a media frequenza (l'interferenziale).
A cosa serve?
Le correnti si applicano attraverso elettrodi adesivi (o anche spugnette umide o ventose) che vengono posizionati sulla cute secondo schemi precisi. Le correnti sono erogate da strumenti più o meno sofisticati, in grado di variare moltissimo i parametri di erogazione e così adeguarsi alla patologia ed alla sensibilità del paziente. Tutte comunque agiscono sulle fibre nervose sensitive, innalzando la soglia del dolore e favorendo la liberazione di endorfine.
Effetto della seduta
Durante le applicazioni viene spesso avvertito un lieve pizzicore. Sono controindicate nei portatori di pace makers e pazienti cardiopatici gravi, sulle ferite e dermatiti, nei pazienti epilettici.
Cosa è?
La FREMS è una vera rivoluzione in elettroterapia. I suoi effetti non sono dovuti ad una somministrazione di energia ma, la piccolissima quantità di corrente elettrica applicata serve solo a veicolare segnali.
La FREMS è quindi “Comunicazione” con l’organismo, e la differenza tra le vecchie correnti terapeutiche e la FREMS, è la stessa che passa tra una presa di corrente a muro e la presa USB di un computer.
A cosa serve?
La FREMS è effettivamente un innovativo approccio al trattamento delle malattie e delle relative complicazioni nei seguenti sistemi:
• Sistema nervoso periferico
• Sistema vascolare
• Sistema locomotore
• Sistema tegumentario
Essa può attivare un meccanismo di riequilibrio funzionale nelle aree ammalate attraverso le seguenti azioni:
• Riattivazione funzionale di tessuto biologico degenerato a causa di scompensi metabolici
• Rottura del circolo vizioso dovuto a sintomi neuromuscolari (es. dolore-contratturadolore)
• Rimozione dei mediatori pro infiammatori ed infiammatori
• Accelerazione nella riparazione tissutale
Durata della seduta
Il trattamento consta di un ciclo di sedute giornaliere di 30 minuti circa da svolgersi ambulatorialmente o a domicilio. La tecnologia e la flessibilità di questi dispositivi consente l’applicazione di FREMS da parte di medici ed operatori sanitari opportunamente formati in totale semplicità e sicurezza.
Cosa è?
I raggi infrarossi sono onde elettromagnetiche, che hanno una lunghezza d'onda compresa tra 7.600 e 150.000 A.
Sono denominati infrarossi perché hanno una frequenza di poco inferiore a quella del colore rosso nello spettro della luce visibile.
A cosa serve?
Gli infrarossi sono indicati nelle seguenti situazioni:
1) Stati di contrattura muscolare
2) Artrosi cervicale e lombare
3) Preparazione alle sedute di Kinesiterapia
4) Postumi di traumi
Controindicazioni - Le applicazioni locali di raggi infrarossi sono praticamente prive di controindicazioni.
Effetti indesiderati:
1) Ustioni cutanee
Le ustioni insorgono se l'intensità della sorgente è notevole e se esistono disturbi della sensibilità.
2) Colpi di calore
Non si devono indirizzare i raggi infrarossi sul capo perché c'è la possibilità di colpi di calore. Per tali motivi è utile difendere il cranio con un copricapo allorquando si effettuano applicazioni sul rachide cervicale.
Effetto e durate della seduta
I raggi infrarossi possono essere impiegati per applicazioni generali o locali; in Fisiomedica si utilizzano applicazioni locali, le più usate ed utili nei servizi di terapia fisica: Esse non modificano in maniera significativa l'equilibrio termico generale, perché di solito vengono trattate superfici corporee di 30-40 cm di diametro.
Per le applicazioni locali si impiega una sola lampada di infrarossi, seguendo le norme sottoelencate:
• La parte da trattare deve essere denudata.
• La lampada generatrice deve essere collocata a distanza di 30-50 cm dal paziente.
• I raggi devono essere perpendicolari alla superficie da irradiare.
• Il dosaggio si basa sulla durata dell'irradiazione. La durata di ogni seduta è di 15 minuti.
• Si effettuano cicli di 10 sedute.
Cosa è?
È una tecnica terapeutica che utilizza un generatore di corrente continua, quindi con un polo positivo ed uno negativo. Il generatore alimenta, attraverso appositi cavi, degli elettrodi cutanei intrisi del farmaco.
A cosa serve?
Il farmaco deve essere in forma polare, cioè disciolto in ioni, se negativo viene applicato al polo negativo in modo che ne sia respinto ed attraversi la cute, attratto dal polo positivo sistemato in posizione opposta. In questo modo il farmaco raggiunge l'interno dei tessuti nei quali ha sede il processo patologico e può essere concentrato in quella sede con minori effetti collaterali nel resto dell’organismo.
Effetto della seduta
Il paziente avverte in genere un leggero pizzicore. I farmaci più utilizzati sono in genere FANS (antiinfiammatori non steroidei) o cortisonici.
Cosa è?
Questo è il campo della termo-terapia cioè della somministrazione di calore a scopo terapeutico; in questo settore l’Ipertermia ha rappresentato un’importante innovazione per la sua grande efficacia di riscaldamento in profondità unita a grande selettività (accuratezza nel controllo della distribuzione della energia termica).
A cosa serve?
Le indicazioni principali dell'ipertermia applicata all'apparato muscolo-scheletrico riguardano:
• Rigidità e manifestazioni dolorose legate all'artrosi;
• Artropatie degenerative;
• Mialgie e fibromialgie;
• Lombalgie e lombo sciatalgie acute;
• Patologie muscolari acute e croniche;
• Tendiniti acute e croniche.
Durata della seduta
Utilizziamo l’apparecchio Deltatherm® dotato di sistema di misura differenziale delle temperature che permette di controllare le temperature di trattamento con un elevatissimo livello di precisione, indispensabile per il conseguimento del risultato terapeutico.
L'apparecchio è dotato di alcune innovazioni che consentono una precisa "Messa a fuoco" tridimensionale della zona da trattare; l'effetto è quello di produrre un trattamento molto intenso, affidabile, perfettamente dosabile, riproducibile.
Cosa è?
Laser è l’acronimo per “Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation” identifica cioè un dispositivo in grado di emettere luce amplificata con un processo di emissione stimolata.
A cosa serve?
• Entesiti e tenosinoviti come la tendinite della cuffia dei rotatori e del bicipite, dell'achilleo, della zampa d'oca, degli adduttori;
• Patologia post-traumatica, come i postumi di interventi chirurgici, stiramenti e strappi muscolari, borsiti, distorsioni, postumi di fratture, ematomi;
• Reumatismi infiammatori, come l'artrite reumatoide, l'Artrosi, vertebrali, delle mani e dei piedi;
• Nevralgie.
Effetti della seduta
Aumento del flusso ematico per micro vascolarizzazione, con conseguente effetto, antiflogistico, antiedemigeno (per modificazione della pressione idrostatica intracapillare con riassorbimento dei liquidi interstiziali) antidolorifico e biostimolante il metabolismo cellulare (azione sui mitocondri: le “batterie” della cellula).
L'azione analgesica ed antiflogistica è dovuta sia all'aumento della temperatura indotto nei tessuti, sia ad una azione diretta del fascio laser sui tessuti (aumento della soglia del dolore con incremento delle endorfine circolanti, ecc…).
In vitro l'azione biostimolante si esplica a livello molecolare (aumento della produzione di ATP, ecc…), a livello cellulare con modificazione della fagocitosi, della proliferazione dei fibroblasti, (il suo effetto in vivo è la regolarizzazione delle cicatrici), ed incremento della risposta immune e della motilità cellulare ed intracellulare.
Cosa è?
I campi magnetici efficaci in medicina sono principalmente campi magnetici pulsati a bassa frequenza e bassa intensità, indicati con la sigla ELF (Extremely Low Frequency). Essi sono oggi alla base della Magnetoterapia moderna, una metodica non invasiva, molto indicata per stimolare la rigenerazione delle fratture e per rallentare l’osteoporosi.
A cosa serve?
La Magnetoterapia è efficace poiché quasi tutta la materia vivente ha una polarità e quindi risente positivamente dell’effetto di agitazione e di trasferimento di energia che si verifica a livello molecolare in questa direzione i campi magnetici pulsati ELF interagiscono con le strutture cellulari, favorendo il recupero delle condizioni fisiologiche di equilibrio.
Effetto della seduta
• Risanamento di fratture ossee;
• Cura di ulcere cutanee di origine vascolare (nei diabetici);
• Recupero anatomico e funzionale di nervi lesi;
• Trattamento di contusioni, distorsioni articolari e in tutti i piccoli traumi muscolari e articolari.
Le uniche controindicazioni sono:
• Gravidanza;
• Portatori di protesi metalliche di vecchio tipo (quelle per cui è vietata anche la Risonanza Magnetica);
• Portatori di Pace-Maker;
• By-pass arteriosi e valvole metalliche.
Cosa sono?
Onde acustiche di tipo pressorio, erogate da un generatore. Possono essere:
Focalizzate – in questo caso la pressione viene concentrata con precisione verso un punto detto fuoco "Fuoco"; in questo punto viene generata una forza meccanica notevolissima che il medico ha la possibilità di far coincidere con grande precisione con la zona da trattare, per un trattamento assolutamente mirato.
Radiale, (o balistica) – emessa da un punto superficiale, e da lì si espande nei tessuti. E' evidente che in questo caso l'energia che arriva nel punto da trattare è solo una piccola frazione di quella emessa.
A cosa servono?
Le indicazioni delle onde d'urto per l’apparato muscolo-scheletrico riguardano
1. Tendiniti calcifiche e non, della spalla, del ginocchio, del gomito e del piede;
2. Ritardi di consolidazione di fratture e pseudo-artrosi
Durata della seduta
La seduta dura in genere pochi minuti, durante i quali è possibile avvertire un po’ di dolore che scompare subito dopo. In genere si esegue una seduta alla settimana per tre o quattro settimane.
Cosa è?
La Radar-terapia è una "termoterapia endogena" cioè calore che si sviluppa all'interno dei tessuti, attraverso la conversione di un'altra forma di energia. In questo caso l'energia utilizzata è quella elettromagnetica.
A cosa serve?
La radar-terapia è indicata in caso di rigidità e manifestazioni dolorose post-traumatiche, artropatie croniche e degenerative, borsiti, sindromi canalicolari, mialgie e fibromialgie, rachialgie, lombalgie e lombosciatalgie, flogosi profonde a lenta risoluzione, esiti di edemi ed ematomi tendenti a cronicizzare, peritendiniti croniche e tendinosi.
Effetto della seduta
L'effetto fisiologico principale è la vasodilatazione del tessuto che subisce il riscaldamento. Come conseguenza della vasodilatazione, aumenta il flusso di sangue a livello dei capillari, ma diminuisce la sua velocità, favorendo così gli scambi tra sangue e liquido interstiziale.
La vasodilatazione facilita quindi la rimozione degli infiltrati infiammatori dell'edema e degli essudati e l'apporto degli agenti riparativi; a causa dell'innalzamento locale di temperatura aumenta anche il metabolismo cellulare; viene stimolato il meccanismo del gate-control con effetto antalgico, innalzamento della soglia del dolore e diminuzione dello spasmo muscolare; si ha infine una riduzione della rigidità articolare e dei tessuti fibrosi in genere.
Controindicazioni: patologie in fase acuta, pazienti con aree di anestesia locale, pazienti affetti da patologia vascolare, pazienti portatori di pace-maker, pazienti con infezioni in atto (es. TBC), pazienti a rischio di emorragia, pazienti con deficit della sensibilità, pazienti con cartilagini in accrescimento, pazienti affetti da patologia dermatologica acuta, pazienti in gravidanza.
Cosa è?
La Tecar® attraverso una nuova tecnologia, ha cambiato alcuni approcci al modo di fare fisioterapia e riabilitazione. Essa è infatti uno strumento di notevole efficacia nel trattamento precoce di patologie dovute a eventi traumatici o problemi infiammatori, esercitando un'azione antidolorifica e curativa, capace di accelerare la naturale reazione riparativa e antinfiammatoria che l'organismo stesso metterebbe in atto, in tempi molto più lunghi. Il paziente avverte immediatamente un sollievo dal dolore che si traduce, in pratica, in una guarigione più rapida.
A cosa serve?
La Tecar® è in grado di trattare con efficacia e in tempi brevi le patologie riguardanti ginocchio, spalla, anca, caviglia, colonna vertebrale, mani e muscoli, come pure le patologie dolorose infiammatorie osteoarticolari e muscolari quali artrosi, lombalgie e sciatalgie; infatti, in funzione della problematica da trattare, l'azione può essere prevalentemente mirata alle fasce muscolari, al sistema circolatorio e linfatico, o si può esercitare più in profondità e dunque su tendini, articolazioni, legamenti, cartilagini e tessuto osseo.
Durata della seduta
In breve tempo e senza sofferenza essa facilita la normale funzionalità ed il recupero della corretta articolarità. Gli effetti positivi spesso si possono constatare già dopo la prima applicazione.
Cosa è?
Gli ultrasuoni sono vibrazioni acustiche aventi una frequenza di oscillazione superiore a quella percepibile dall’orecchio umano, che si diffondono sotto forma di onde di compressione e decompressione.
A cosa serve?
Gli ultrasuoni sono in genere applicati a contatto, tramite una apposita testina. Viene applicato un leggero strato di gel ecoconducente tra la cute e la testina, per facilitare il passaggio delle onde vibratorie.
Controindicazioni e precauzioni: processi flogistici acuti, neoplasie lesioni cutanee, presenza di mezzi di sintesi metallici, protesi articolari, malattie che comportano turbe della percezione termica, applicazione su organi come il cuore, i vasi, le gonadi e le cartilagini di accrescimento.
Effetto della seduta
Gli effetti in fisioterapia sono legati principalmente ad una azione di micro massaggio poiché vengono messe in vibrazione strutture della grandezza di una cellula. Questo provoca un aumento del metabolismo dei tessuti e della stessa attività cellulare, con aumento del flusso sanguigno per vasodilatazione, un aumento della permeabilità capillare, un aumento della soglia del dolore, un aumento dell'estensibilità e dell'elasticità del tessuto fibroso.
Cosa è?
Le apparecchiature isocinetiche sono strumenti che consentono di effettuare esercizi muscolari a velocità angolare costante lungo l'intero arco di movimento.
A cosa serve?
In riabilitazione, l'esercizio isocinetico può venire utilizzato in tutti i trattamenti rieducativi laddove sia richiesta la rapida ripresa della funzionalità muscolare, esso infatti, per il suo stesso principio funzionale finemente automodulabile, è capace di stimolare in maniera massimale il musco-lo, mentre il paziente è tranquillo nell'esprimere il suo sforzo, per la impossibilità di oltrepassare quella sottile linea oltre la quale l'esercizio sarebbe dannoso.
Effetto della seduta
Le apparecchiature devono essere utilizzate con cognizione di causa e conoscenza delle caratteristiche e dei limiti intrinseci della metodica, che nessuna attrezzatura, per quanto sofisticata e complessa può superare.
Controindicazioni:
• Non ci deve essere dolore, spontaneo o provocato, durante l'esecuzione;
• Fasi acute dei traumi, dove il quadro clinico è determinato da calore e infiammazione;
• Fratture non consolidate;
• Fasi precoci dopo interventi di ricostruzione legamentosa.
La complicanza più frequente è l'insorgenza di tendiniti, esse compaiono quando il paziente si fa prendere da eccessivo "entusiasmo" ed il terapista non lo guida a dovere.
Cosa è?
La Leg Press permette un importante tipo di esercizio dell’arto inferiore che viene definito in “catena cinematica chiusa”
A cosa serve?
La Leg Press permette di sollecitare l'intera coscia (quadricipite etc.) e gluteo nella più totale sicurezza, evitando compressioni dirette sulla colonna vertebrale, consentendo un esercizio ottimale pilotato in perfetta sicurezza, senza che il peso del paziente sia elemento di stress per i tratti da rieducare.
Effetto della seduta
L'esclusivo dispositivo di partenza e arrivo regolabile della pedana di appoggio, consente di partire e delimitare il lavoro con una regolazione di incrementi di 7,5° fino ad un massimo di 90°.
Lo schienale regolabile (da 15° a 75°) consente di personalizzare l'esercizio variando l'angolo coscia-tronco.
I pulsanti di carico e scarico permettono all'utilizzatore di poter aumentare o diminuire il carico restando in posizione di lavoro.
Il carico minimo di partenza è ridottissimo, circa 4 Kg. indicato per la iniziale rieducazione degli arti inferiori dopo traumi o interventi chirurgici (protesi d’anca o di ginocchio, legamento plastiche del crociato, artroscopia ed interventi sul menisco, caviglia etc.)
Cosa è?
I mobilizzatori dell'arto inferiore sono diventati un prezioso ausilio in molte situazioni in cui il trattamento post-operatorio può fare la differenza.
A cosa serve?
Essi vengono oggi utilizzati dopo:
• Interventi chirurgici a cielo aperto ed in artroscopia, anche con sinoviectomia;
• Sblocco articolare in narcosi;
• Interventi per il trattamento di fratture e pseudoartrosi;
• Interventi di protesi di ginocchio e di anca;
• Ricostruzione di legamenti (es. crociato anteriore e/o posteriore).
• Interventi sui tessuti molli vicini ad articolazioni;
Effetto della seduta
I mobilizzatori automatici accelerano il processo di guarigione con un maggior grado di ripresa funzionale in minor tempo e con maggiore confort per il paziente.
Prevengono i blocchi funzionali, aumentano la mobilità articolare, sono utili per prevenire le trombosi, non hanno effetti collaterali; in più, facilitano il trasporto dei nutrienti nel liquido sinoviale ed aumentano il flusso sanguigno nella zona vicina all'articolazione.
Ma, oltre a tutti i loro pregi clinici, sono soprattutto molto graditi al paziente, perché hanno una escursione ampia, progressiva e ripetibile, che dà fiducia per l'impossibilità di provocare dolore con movimenti improvvisi.
Cosa è?
Vi sono 3 tappeti rotanti nelle palestre di Fisiomedica, dotati di centralina computerizzata che in automatico gestisce il vostro programma di terapia (rieducazione al passo) o di allenamento personalizzato.
A cosa serve?
Uno di questi tappeti, realizzato su ns. specifiche è in grado di muoversi con estrema lentezza, ed è pertanto utilissimo nelle prime fasi di rieducazione al passo sotto carico, nella rieducazione post-chirurgica negli interventi sull’arto inferiore (protesi di ginocchio e di anca, legamento-plastica del crociato, interventi sulla caviglia etc.)
Cosa è?
La terapia basata sul movimento (kinesi) in acqua (idro), per le sue caratteristiche particolari e non diversamente riproducibili in altro ambiente, rappresenta qualcosa di unico, un’esperienza di tipo globale, che coinvolge la sfera emozionale, intellettiva, sensoriale e motoria.
A cosa serve?
È adatta a tutti gli individui affetti da menomazioni, anche parziali e transitorie. Nello specifico in Fisiomedica l'idroterapia è usata come efficace strumento riabilitativo in:
ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA
• Distorsioni
• Fratture
• Esiti di interventi chirurgici
• Dolori vertebrali e sciatalgie
• Amputazioni
REUMATOLOGIA
• Artrosi del ginocchio (gonartrosi)
• Artrosi dell’anca (coxartrosi)
• Malattie reumatiche
NEUROLOGIA
• Lesioni del sistema nervoso periferico
• Paralisi del plesso brachiale (da trauma ed ostetriche)
• Paralisi dello sciatico popliteo esterno
Effetto della seduta
La Terapia in Acqua quindi, lungi dal rappresentare solo una piacevole e rilassante metodica, per le sue caratteristiche particolari e non diversamente riproducibili in altro ambiente, rappresenta qualcosa di unico, un’esperienza di tipo globale, che coinvolge la sfera emozionale, intellettiva, sensoriale e motoria.
In acqua si scopre una modalità sensoriale ed una motricità diverse da quelle sulla terra, in un contesto avvolgente che favorisce la concentrazione sull’ascolto del proprio corpo, sul rilassamento, in una situazione di facilitazione motoria, vissuta come piacere e benessere.
Educare evitando di Rieducare
Il termine Prevenzione racchiude in sé una filosofia di lavoro piuttosto che un semplice consiglio. Amiamo definirci come medici dediti all’ascolto e alla cura ma preferiamo muovere i primi passi verso i nostri pazienti in un momento immediatamente precedente. Quello in cui l’educazione all’ascolto del proprio corpo può evitare una dura terapia a cui sottoporsi per porre rimedio ad un problema importante.
Non c’è età per imparare a sentire i ritmi del proprio corpo, a comprendere l’equilibrato funzionamento del nostro appartato muscolo-scheletrico.
C’è un tempo per Educare e noi riteniamo essere questo il più importante rispetto a quello del Rieducare.
Fai il primo passo
A volte è solo questione di pigrizia indotta dalla stanchezza e dallo stress, per dedicarsi un po’ a se stessi e garantirsi un vivere molto più gratificante. Serve fare il primo passo e lasciarsi guidare verso una fase chiave per focalizzare l’attenzione sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce delle patologie che colpiscono l’apparato osteoarticolare.
Quando iniziare?
La Prevenzione non è solo un concetto ma è un vero stile di vita. Per questa ragione si può iniziare sin dall’età attiva ed iperattiva a prevenire i danni provocati dalle posture viziate. Il test posturale è il primo passo.
Per garantirsi una serena vita adulta è indispensabile impedire che le tensioni muscolari indotte si trasformino in alterazioni di strutture anatomiche, poi molto più difficili da neutralizzare.
I soggetti a rischio
In quest’età i soggetti più a rischio sono coloro che praticano una attività sportiva; oltre agli atleti professionisti, esiste una moltitudine di dilettanti o di semiprofessionisti, che ama il proprio sport preferito ed intende praticarlo al meglio. Ortopedico e Fisiatra, seguendo i dettami della Medicina dello Sport, potranno analizzare il soggetto nella sua anatomia, nella sua fisiologia, nonché dal punto di vista dell’esecuzione del gesto atletico.
Prima di intraprendere qualsiasi attività sportiva (anche solo domenicale), è importante controllare i propri parametri ortopedici e medico sportivi, anche eseguendo un Test posturale e propriocettivo.
Sport è comunque competizione, con gli altri, ma prima di tutto con se stessi… ed i propri limiti! Quindi chiedetevi: correreste mai con una bici non perfettamente a punto o con un’auto con le sospensioni fuori assetto? La risposta è scontata!
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