Come mai la mattina o dopo una lunga permanenza in piscina siamo più alti anche di qualche centimetro?
E perché la sera ci sentiamo quasi rimpiccioliti?
La spiegazione per queste domande è anche il segreto per evitare l’insorgenza della nota patologia che porta il nome di ernia del disco. Ma per comprenderlo dobbiamo fare un passo indietro e studiare qualche nozione di anatomia. Nella nostra colonna vertebrale, o meglio del disco intervebrale, è contenuto il cosiddetto “nucleo polposo”, ovvero una sostanza gelatinosa formata per circa l’88% da acqua.
Questo nucleo polposo è mantenuto all’interno del disco da una serie di fasci fibrosi che hanno lo scopo di fare da barriera di contenimento. Il nucleo polposo ha una funzione importantissima nella nostra colonna vertebrale: è il nostro ammortizzatore e assorbe tutte le sollecitazioni derivanti dai nostri movimenti. Queste continue compressioni fanno si che durante la giornata il nucleo, composto da acqua, si disidrati e quindi perda di volume.
Per questo motivo la colonna vertebrale sembra accorciarsi.. facendoci diventare più bassi!
Naturalmente basta poco per ritrovare i centimetri perduti: basta una permanenza in piscina, per esempio con una sessione di idrokinesiterapia, oppure una notte di riposo, riportano il livello di idratazione alla normalità e quindi alla situazione di benessere del nucleo.
Ma come si forma l’ernia del disco?
Quando si sollevano carichi troppo pesanti o in maniera scorretta, o quando si assumono posture sbagliate o ancora quando l’età avanza, l’anello di contenimento del nucleo può avere delle falle e permettere la fuoriuscita del nucleo. In quel caso si parla di ernia del disco.
Ma più che di cura dell’ernia, in questo articolo vorremo parlare della prevenzione che, se fatta a dovere, può preservarci da questa dolorosa patologia!
La prevenzione può essere fatta con l’ausilio di strumentazioni altamente sofisticate come per esempio i macchinari per la propriocezione digitale che, con la guida del fisioterapista permettono di imparare ad avere la perfetta percezione del proprio corpo nello spazio (e quindi permettono di evitare posture errate e dannose), oppure mediante un approccio psico/fisico orientato al benessere che prevede:
Mantenimento di un buon tono muscolare, in particolare di quei muscoli che i medici riconoscono come "le bretelle" del tronco, ovvero i muscoli addominali, obliqui e, posteriormente, i lombari ed i paravertebrali.
Stretching per migliorare la flessibilità del tratto lombosacrale e dei muscoli ischio crurali
Acquisizione della corretta tecnica di sollevamento (busto eretto e ginocchia flesse).
Corrette abitudini alimentari, con controllo del peso corporeo.
Per informazioni sugli esercizi di propriocettività venite a provare la nostra pedana presso il nostro centro in via Troisi 28/A!
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